venerdì 15 aprile 2011
domenica 3 aprile 2011
giovedì 3 marzo 2011
mercoledì 2 marzo 2011
giovedì 24 febbraio 2011
domenica 20 febbraio 2011
giovedì 17 febbraio 2011
venerdì 11 febbraio 2011
venerdì 4 febbraio 2011
Il libro non sarà più lo stesso: l'audiolibro e l'E-book
Già con la circolare n.16 del 10 febbraio 2009 il Ministero dell’Istruzione aveva aperto la strada a una trasformazione del libro di testo nella forma E-book. Infatti, nella circolare si legge: Lo sviluppo incessante e progressivo delle tecnologie investe oggi tutti gli aspetti della vita sociale e produttiva e va modificando i processi di costruzione e di trasmissione della conoscenza. La scuola, che è il luogo privilegiato per un insegnamento connesso alla memoria come all’innovazione, non può non far interagire in modo dinamico il proprio tradizionale patrimonio di strumenti con quelli – sempre più diffusi e in continua evoluzione – offerti dalle nuove tecnologie. L’articolo 15 della legge 133/2008 prevede infatti che i libri di testo siano prodotti nella versione a stampa, on line scaricabile da internet e mista. Agli aspetti positivi già evidenziati nell’usare contenuti digitali, si aggiunge una finalità di tipo pedagogico-sociale: Le nuove disposizioni legislative riguardanti i libri di testo offrono l’occasione per una educazione costante alla legalità nell’uso delle nuove tecnologie e dei contenuti che esse rendono accessibili, nel rispetto del diritto d’autore in cui si materializza il valore del lavoro intellettuale.
domenica 30 gennaio 2011
Presta attenzione
Vi consiglio comunque di vedere il video completo in inglese e in spagnolo perchè è veramente coinvolgente...
domenica 23 gennaio 2011
Tecdattica, Didattica e Nuove Tecnologie
- Nella sezione “Risorse” sono organizzati secondo le discipline scolastiche vari link a siti interattivi per l’insegnamento e apprendimento;
- la sezione “Percorsi” presenta percorsi tematici di interesse per l’educazione e la didattica;
- la sezione “Software Didattico” propone percorsi conoscitivi e recensioni di software didattico-commerciale (attraverso descrizioni oggettive dei software, senza alcun intento o interesse pubblicitario/promozionale);
- la rassegna stampa informa sulle novità che riguardano le nuove tecnologie in relazione ad educazione e didattica, con articoli tratti dai giornali più importanti, ordinati cronologicamente.
sabato 22 gennaio 2011
martedì 4 gennaio 2011
DALLA LAVAGNA D'ARDESIA ALLA LAVAGNA DIGITALE
In primo luogo, la lavagna è uno strumento che privilegia fortemente la scrittura, sia essa alfabetica o matematica. L'uso della lavagna per presentare immagini è assai più limitato, giacché presuppone da un lato che le immagini siano rappresentabili con l'uso di due soli colori (il nero della lavagna e il bianco del gessetto), dall'altro che il docente sia un buon disegnatore, e abbia a disposizione il tempo necessario a realizzare un buon disegno. Non è un caso, dunque, che le immagini disegnate alla lavagna debbano essere di necessità sommarie e schematiche, e che talvolta sia necessario ricorrere a quelle che potremmo definire "estensioni tecnologiche" della tradizionale lavagna "in bianco e nero": gessetti colorati, o lavagne bianche cancellabili con pennarelli colorati. Ma si tratta evidentemente di rimedi parziali, impotenti, ad esempio, a rendere la lavagna uno strumento adatto a mostrare alla classe fotografie o filmati. E ovviamente la dimensione sonora resta del tutto estranea all'uso della lavagna, almeno nella sua forma tradizionale. Le "estensioni tecnologiche" necessarie a superare queste ultime limitazioni (proiettore di diapositive, schermo televisivo o cinematografico, registratore...) non hanno nulla a che fare con la lavagna, e richiedono, nella loro forma tradizionale, ognuna un apparato diverso, talvolta costoso e ingombrante.
In secondo luogo, la lavagna è uno strumento di uso didattico immediato, ed è uno strumento "a perdere": non è cioè di norma possibile per il docente preparare in anticipo, ad esempio a casa, "schermate" di lavagna da utilizzare al momento opportuno e magari riutilizzare in seguito; inoltre non è possibile conservare copia di quanto scritto sulla lavagna, se non copiandolo su carta. Certo, schemi e diagrammi possono essere preparati in anticipo su carta e poi "copiati" alla lavagna durante la lezione. Ma il tempo da destinare all'operazione di copia, davanti alla classe in attesa, è comunque ridotto, e questo limita naturalmente anche la complessità di quanto si può realizzare.
Anche in questo caso, esiste da tempo una "estensione tecnologica" della lavagna in grado di migliorare la situazione: si tratta del proiettore di lucidi. L'insegnante può preparare in anticipo, su una speciale carta trasparente, testi e immagini che illustrino la propria lezione. I lucidi così realizzati possono essere poi mostrati in classe, ed eventualmente riutilizzati. Anche i proiettori di lucidi, tuttavia, sono impotenti a superare le limitazioni ricordate poc'anzi: immagini in movimento e suoni restano al di fuori delle loro possibilità, e la qualità di visualizzazione di immagini fotografiche, in bianco e nero e ancor più a colori, lascia molto a desiderare.
I programmi per la realizzazione di presentazioni su computer superano queste limitazioni, e suggeriscono un modello di "lavagna multimediale" del tutto nuovo. Di cosa si tratta, esattamente? In buona sostanza, programmi di questo tipo - in genere abbastanza facili da usare - trasformano l'utente nel "regista" di una presentazione multimediale. Al posto delle "pagine di lavagna" o dei lucidi da proiettare, egli ha a disposizione delle schermate di computer. Schermate che possono contenere testo (proprio come la superficie della lavagna o del lucido), in dimensioni, colori e tipi di carattere diversi. Ma possono anche contenere immagini, fisse o in movimento, eventualmente corredate da didascalie. E possono essere accompagnate da brani sonori. Chi crea la presentazione "prepara" al computer, una dopo l'altra, le schermate che la compongono, disponendole in un ordine sequenziale. Per "animare" il proprio lavoro, può introdurre degli effetti di transizione da una schermata all'altra: ad esempio una dissolvenza, o un effetto sonoro. Il testo di una pagina, anziché comparire tutto insieme, può comparire un po' per volta, in modo da seguire il ritmo della spiegazione a voce; al momento di utilizzare in classe la presentazione realizzata, al docente basterà un click col mouse per segnalare al programma di "far entrare" nella schermata la porzione successiva di testo.
Proviamo a immaginare una possibile utilizzazione di questo strumento. Supponiamo ad esempio di dover tenere una lezione sulla poesia di Montale. A supporto della nostra lezione possiamo preparare una serie di schermate con i dati essenziali della vita del poeta, una sua foto, magari il filmato di una intervista. Se vogliamo analizzarne una poesia, potremo preparare una schermata col testo, accompagnato da una recitazione a voce; il testo della poesia potrà "animarsi" a comando, magari trasformando dal nero al rosso il colore col quale sono scritti i termini dei quali vogliamo sottolineare l'importanza, o le rime interne. Un verso della poesia potrebbe essere isolato e accostato al verso di un'altra poesia. E così via.
Attenzione, però, non vogliamo affermare che la vecchia lavagna sia ormai da mettere in soffitta. Non è affatto così. Le presentazioni su computer permettono di accompagnare una lezione in maniera chiara e piacevole, offrendo possibilità che, come abbiamo visto, erano sconosciute alla lavagna. In un certo senso, trasformano la lezione. Ma, dovendo essere preparate in anticipo, possono mancare di flessibilità. Un approfondimento o una spiegazione imprevista, magari suscitata da una domanda degli studenti o dall'estro del momento, richiedono ancora strumenti di "annotazione pubblica" rapidi e flessibili. Certo, anche questo si può fare al computer. Ma in molti casi l'uso estemporaneo del computer come strumento di annotazione pubblica può essere poco pratico - e può correre il rischio di far "perdere il filo" della presentazione che si era preparata. Avere a disposizione una lavagna per annotazioni, schizzi, schemi estemporanei rappresenta dunque sempre un'ottima idea.