giovedì 23 dicembre 2010

L'AULA MULTIMEDIALE

La dotazione informatica dell'aula multimediale dovrebbe prevedere:

• 1 postazione server;
• 1 postazione grafica;
• 1 postazione docente;
• 12 postazioni allievo;
• 1 stampante B/N, laser, collegata in rete;
• 1 stampante a colori, a getto d'inchiostro, collegata in rete;
• 1 scanner piatto, a colori, collegato alla postazione grafica.

Alcune utili integrazioni:

Videoproiettore - La sua funzione è, intuitivamente, quella di proiettare su schermo per tutta la classe l'uscita di sorgenti video di ogni genere, dal computer al televisore, dal videoregistratore al ricevitore satellitare. Due caratteristiche importanti del videoproiettore sono la risoluzione e la luminosità: tanto maggiore è la risoluzione, tanto più "definita" sarà la schermata visualizzata; quanto alla luminosità, una buona luminosità permetterà di vedere chiaramente le immagini proiettate anche in una sala non completamente buia, rendendo possibile svolgere attività in parallelo rispetto alla proiezione stessa.

Videoregistratore - È bene che il videoregistratore sia di discreta qualità, con uscita audio stereofonica. Un videoregistratore Super-VHS garantisce una qualità video migliore se usato con le videocassette di tipo opportuno, che tuttavia non sono molto diffuse e sono più care delle videocassette VHS normali.
Ricevitore satellitare con decoder digitale integrato - Il ricevitore deve essere collegato ai cavi provenienti da una antenna parabolica posta sul tetto dell'edificio.

Amplificazione audio-video - L'aula potrebbe essere dotata di una amplificazione audio stereofonica e di casse di media qualità; comunque, a meno di non voler utilizzare l'aula anche con scopi avanzati di studio ed elaborazione musicale, non servirà un apparato particolarmente 'spinto'. Può essere opportuno ormai prevedere, tuttavia, che l'apparato di amplificazione abbia gli ingressi digitali necessari al collegamento di un lettore DVD. È opportuno che della sezione audio dell'aula facciano parte un sintonizzatore FM (eventualmente integrato all'amplificatore), un registratore/riproduttore a doppia piastra per audiocassette e un lettore di CD.

Un proiettore di diapositive può essere utile per storia dell'arte, anche se la vasta disponibilità di immagini su CD-ROM e in rete renderà probabilmente col tempo via via meno indispensabile tale strumento; uno scanner dotato del dispositivo per la scansione di diapositive, collegato al computer la cui uscita video arriva al videoproiettore, potrebbe farne le veci, anche se in maniera certo assai più macchinosa. Anche la lavagna luminosa, ancor oggi preziosa, potrà diventare col tempo meno indispensabile, dato che immagini e slide possono essere proiettate direttamente dal computer; lucidi realizzati a mano possono essere acquisiti dal computer attraverso lo scanner e quindi proiettati, anche se, come già nel caso delle diapositive, la procedura è più macchinosa.. Assai utili potrebbero essere invece alcune attrezzature portatili, in grado di permettere ai ragazzi attività di raccolta dati "sul campo": un registratore a cassette o MD (MiniDisk) portatile, una videocamera digitale, un computer portatile. La videocamera potrà inoltre essere utilizzata per videoconferenze, via rete locale o via Internet; dato che la qualità dell'immagine attualmente possibile in videoconferenza è piuttosto bassa, per quest'ultimo scopo - ma non per l'acquisizione di immagini di buona qualità - può bastare anche una piccola videocamera economica, la cosiddetta "webcam".

2 commenti:

  1. LIM: LAVAGNE INTERATTIVE MULTIMEDIALI A SCUOLA
    Una LIM non è altro che una lavagna elettronica interattiva e multimediale su cui si può scrivere, disegnare, tracciare segni, creare e spostare oggetti, e molto altro, aiutandosi con dei pennarelli specifici al posto del gesso classico oppure con le dita. Diciamo un grande touchscreen, in pratica. (via)
    Basta collegare la LIM ad un computer, meglio se portatile, così da gestirlo veramente in libertà, e ad un videoproiettore. Sarà così possibile utilizzare anche tutti i software e i programmi di cui possiamo avere bisogno oltre che visualizzare video, immagini, ascoltare audio e approfittare anche di risorse disponibili via Internet se collegati.
    Lo strumento sicuramente permette a docenti e studenti una partecipazione interattiva alle attività didattiche ed al processo di insegnamento e apprendimento E’ infatti utilizzabile a prescindere dalla materia insegnata.
    L’impatto sull’insegnamento e sull’apprendimento dipende ovviamente dal modo con cui questa “nuova tecnologia” viene integrata nelle attività di classe. Tutto è “nuova tecnologia per la didattica” oramai, parlando di ogni ammenicolo tecnologico che è possibile applicare all’insegnamento.
    La Lavagna Multimediale Interattiva (LIM) è fondamentalmente un pannello bianco connesso ad un video proiettore e ad un computer. Sul pc appare quello che si scrive o si disegna sulla lavagna e attraverso il piano della lavagna si possono inviare comandi al computer.
    Utilizzando una LIM in classe, sia il docente che lo studente che eventualmente si trova nella classica situazione didattica del “vieni alla lavagna”, possono sia controllare il computer e nello stesso tempo scrivere o disegnare o fare COSE sulla LIM senza neanche spostarsi.
    Tutto ciò che si fa con/sulla lavagna può essere ovviamente salvato in diversi formati, sul computer, oppure anche stampato e quindi di conseguenza: messo sul sito della scuola o del docente, inviato per posta elettronica agli stessi allievi o ad altri colleghi prof oppure agli studenti assenti perchè ammalati o altro, oppure socializzato su un social network oppure, banalmente, inviato via blutooth sui telefonini degli allievi o sulle penne USB che tutti possiedono, perchè si portino la lezioncina multimediale sempre dietro.
    E non esiste più “E’ stata cancellata la lavagna, prof.” (classica scusa utilizzata dai ragazzi a scuola quando, ops, la bidella – si è sempre stata la bidella – ha cancellato i compiti e quindi nessuno ha fatto gli esercizi…). Anche se si cancellano le informazioni, la LIM avrà salvato in formato digitale, pronto per essere esportato, tutto ciò che è stato fatto.
    In pratica un grande quaderno di appunti della classe che conserva il tracciamento della lezione svolta, la sua sequenza pedagogica, con tutti gli interventi, le integrazioni, le osservazioni fatte dagli insegnanti e dagli allievi. Spazio centrale di comunicazione, ma anche luogo di costruzione dei significati, ma soprattutto una lavagna in rete e collegata ad internet.

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  2. Riguardo all'aula multimediale concordo con quanto avete descritto e/o suggerito di comprendere in quello che,nella realtà, a volte sembra essere il covo di "Ali Babà", nel senso che nelle scuole in cui ho avuto la fortuna di lavorare, per accedere all'alula multimediale dovevi conoscere la "parola d'ordine",dopo avere chiesto permessi e dato la tua parola di non essere un hacker!
    Spesso nelle aule multimediali ci sono tutti gli strumenti che avete elencato: le postazioni, le stampanti, ivideo registratori e videoproiettori, non tutti in buonissimo stato, e magari con qualche pezzo da museo.
    Ciò che mi colpisce delle aule multimediali è la macchinosità con cui vengono gestite. Quella che descrivete è il paradiso, spesso ci si deve accontentare del purgatorio! Almeno nella mia esperienza, l'elemento principale che manca è una mediateca, cioè la cara vecchia libreria, riempita di tutti i software, video, materiali vari, utili al lavoro in classe; di solito ci sono, ma sono sparsi per le aule.
    Infine,non ho mai capito perchè non ci sia un registro digitale di tutti i materiali, sarebbe lo strumento più idoneo e più utile, per recuperare cd-rom, software, e tutto il resto, per ottimizzare il lavoro nell'aula.
    Scusate lo sfogo, e grazie per i vostri consigli.

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