giovedì 23 dicembre 2010

CAMBIANO LE ABITUDINI DI INSEGNANTI E STUDENTI

Bisogna confrontarci ora con i problemi che i singoli istituti e i singoli docenti potrebbero incontrare una volta deciso di introdurre la multimedialità nelle normali attività didattiche. Ci dovremo chiedere, per esempio:
• Quali attrezzature acquistare e come distribuirle all'interno dell'edificio scolastico?
• Come possono essere utilizzate nella didattica quotidiana, in generale e nelle singole materie?
• Come e dove gli insegnanti possono trovare i materiali digitali da usare nelle loro lezioni e nelle attività degli studenti?

Vediamo quali sono le varie alternative possibili:

1. Un'aula multimediale per ogni scuola, in cui gli studenti si recano per studiare, in modo pratico, i principi fondamentali dei nuovi media oppure gli argomenti delle varie materie, quando si presenta la necessità di un uso intenso e diretto degli strumenti digitali. E’ la soluzione più praticata dalle scuole italiane, poiché presenta minori problemi di gestione. Tale modello si può estendere facilmente all'insegnamento di tutte le materie, per quelle particolari attività didattiche che richiedano l'uso attivo del computer da parte dei singoli studenti. La diffusione di tali pratiche didattiche, però, rischia di far sorgere notevoli problemi organizzativi per la condivisione dell'aula tra le varie classi; e ha, inoltre, il rischio di far apparire la multimedialità come qualcosa di tecnico che si può aggiungere alla didattica quotidiana, ma solo in alcuni casi e solo attraverso la mediazione di alcune figure professionali particolarmente qualificate .

2. Una postazione multimediale per ogni classe, utilizzata in modo più o meno continuo nella didattica delle varie discipline, nel caso si tratti di una postazione fissa oppure mobile. Questa soluzione non è ancora molto diffusa, ma presenta il vantaggio di un'utilizzazione continua della multimedialità nell'ambito della normale attività didattica dei docenti delle varie materie; in questo modo gli insegnanti possono illustrare e sottolineare attraverso schermate esemplificative i punti specifici di una lezione frontale, oppure possono integrarla con vari materiali audiovisivi, anche collegandosi in Internet; nello stesso modo anche uno studente può illustrare alla classe i risultati di una sua autonoma attività di ricerca. L'ovvio svantaggio è che solo l'insegnante, o uno studente, alla volta può usare attivamente il mezzo informatico.

3. Varie postazioni in vari ambienti, per svolgere attività particolari e/o progetti extracurricolari. E’ in parte già sperimentata in molte scuole, che prevedono per esempio un'auletta riservata agli studenti per fare il loro giornalino scolastico, collegarsi ad Internet oppure ascoltare musica o vedere film. Ha il vantaggio di non sovrapporsi alle altre esigenze, ma spesso viene vista come una spesa supplementare non giustificata o incontra alcune resistenza, a nostro avviso esagerate, in merito al controllo del "buon uso" delle attrezzature da parte degli studenti.

4. Un computer per ogni studente, utilizzato molto frequentemente in tutte le discipline scolastiche. Questa soluzione avrebbe l'ovvio vantaggio di spingere al massimo l'uso delle tecnologie digitali nell'apprendimento, ma viene considerata ancora troppo costosa nel nostro paese. Queste varie possibilità non sono in conflitto e l'offerta formativa di una scuola può arricchirsi enormemente se riesce a integrare le varie soluzioni in una gradazione che deve essere calibrata sulle esigenze specifiche di ogni istituto. Una buona soluzione sarebbe, per esempio, quella di dotarsi di un'aula multimediale per lo studio dei principi fondamentali dei nuovi media e per tutte quelle attività, in qualsiasi materia, che richiedano un uso attivo dei computer da parte dei ragazzi; associata a delle postazioni fisse in ogni classe o ad alcune postazioni mobili trasferibili nelle classi quando se ne ha bisogno, per la didattica di tutte le materie.

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