mercoledì 22 dicembre 2010

LE TECNOLOGIE PER LA DIDATTICA

L'insieme delle tecnologie per la didattica è costituito dagli strumenti hardware o software, da tutte quelle tecnologie che possono essere utilizzate per facilitare i processi di insegnamento e apprendimento, la collaborazione e la condivisione. Qualsiasi metodo e approccio - qualunque sia la sua strategia o modello psicologico - si serve di qualche tecnologia, di qualche strumento didattico. La penna, il libro, il quaderno, la lavagna, i colori, i gessi, i regoli sono strumenti tecnologici e didattici, in quanto consentono per esempio di conservare le informazioni in uno spazio fisicamente esterno a noi, così come il computer, la Rete permettono di scambiare tali informazioni, di ricercarle, di collegarle... Ci sono vari modi per descrivere e classificare gli strumenti didattici. Si potrebbe scegliere un criterio cronologico ed elencarli in ordine di invenzione o introduzione nei processi educativi. Si potrebbe allora parlare di strumenti tradizionali per la didattica e in questo gruppo potremmo includere i quaderni, la lavagna, i libri, le carte geografiche, ecc.. Sono ancora oggi i mezzi più utilizzati nella didattica quotidiana delle nostre scuole, ma sono stati introdotti nelle aule scolastiche da molti decenni, se non secoli. Oppure di strumenti più recenti per la didattica, tecnologie che malgrado siano state inventate molti anni o decenni fa, ancora oggi non sono usati molto spesso nei normali processi educativi. Pensiamo alla televisione, al cinema, ai registratori video o audio, ai proiettori di lucidi o diapositive, ecc.. Oppure di tecnologie digitali per la didattica, i computer, i CD, le reti telematiche, ecc.; tutti quei mezzi sia hardware sia software che la rivoluzione digitale ha introdotto in ogni aspetto della nostra vita e che stanno faticosamente entrando anche nelle aule scolastiche, promettendo di modificare profondamente i processi di apprendimento degli studenti. Potremmo allora dividere gli strumenti didattici in quattro gruppi in base ad una progressione logica della comunicazione didattica:

1 – Il gruppo dei mezzi per comunicazione che prevedono scene cinetiche comprende quelle tecnologie, come il cinema e la televisione, che riproducono le scene cinetiche dal vivo in tempo reale(televisori, video-registratori, video-proiettori, video-cassette, cine-proiettori, film, documentari, ecc.). Sembra che questi mezzi di comunicazione siano quelli che meglio colgano la realtà, le relazioni spazio-temporali tra gli eventi. Ma a ben vedere non sempre sono adatti a riprodurre le idee, le relazioni logiche tra i fatti, a farci comprendere a fondo quello a cui stiamo assistendo. Malgrado ciò, quasi tutti questi mezzi possono riprodurre le stesse scene più volte o in tempo falsato (accelerato, rallentato). Ciò permette di soffermarsi meglio su una determinata sequenza, di intervenire nel flusso della realtà stessa, di comprendere meglio dei particolari. Ancora di più, tramite un fermo immagine è possibile produrre un'immagine statica.

2 - Il gruppo dei mezzi per comunicazione che prevedono immagini statiche: i proiettori di diapositive, il disegno, la pittura, la lavagna luminosa, la lavagna d'ardesia, ecc. Ma anche all'interno di questo gruppo possiamo stabilire una progressione dal concreto all'astratto. Al primo posto ci sono le fotografie, poi i disegni dal vero, i quadri, poi il disegno industriale, architettonico, infine gli schemi, i diagrammi. Man mano che andiamo avanti la realtà viene riprodotta in maniera sempre più astratta, vengono messe in luce sempre di più solo le caratteristiche che stanno a cuore al comunicante.

3 - Il gruppo dei mezzi per comunicazione che prevedono testi orali e scritti: tecnologie che riproducono il linguaggio orale e scritto. Qui il rapporto con la realtà è solo convenzionale, dipendente interamente dalla cultura, è un modo di comunicare molto astratto e sofisticato. In questo gruppo troviamo la lavagna, il libro, il quaderno, i registratori audio, ecc.

4 - Il gruppo dei mezzi multimediali: quelle tecnologie che sono in grado, grazie alla codificazione binaria di numeri, testi, immagini, suoni, filmati, di utilizzare in un unico formato tutte le modalità di comunicazione viste finora. In questo gruppo troviamo i computer, i CD, gli ipertesti, le reti telematiche e i vari software.

Le nuove tecnologie digitali ci offrono la possibilità di costruire degli ambienti di apprendimento multimediali e multisensoriali in cui i bambini possono addestrarsi ad una progressiva astrazione. Ambienti in cui le varie modalità di comunicazione possono essere integrate tra loro, producendo qualcosa che non è la semplice somma delle parti. Le nuove tecnologie, inoltre, non sono sentite come qualcosa di estraneo dai bambini di oggi; sono presenti ovunque nelle loro case e nei loro giochi; con esse i bambini si trovano a loro agio; i video giochi, la televisione, il computer costituiscono per loro degli interlocutori vivi con cui dialogare, apprendere e divertirsi. Gli adulti non dovrebbero considerarle come nemiche dell'apprendimento, della riflessione, dello studio. Se utilizzate in modo appropriato all'interno dei processi di apprendimento possono costituire degli alleati preziosi per gli insegnanti. Non bisogna pensare, comunque, che il computer possa sostituire completamente il libro o il quaderno. Questi strumenti tradizionali, e la loro tradizionale utilizzazione, saranno sempre indispensabili e insostituibili. Si dovrebbe pensare più ad un'integrazione che ad una sostituzione.

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